LE NECROPOLI E LA VITA QUOTIDIANA

Le necropoli (cimiteri) di Rio Laggera, Cascina Pedaggera, piazza Vittorio Emanuele II si svilupparono intorno alla città romana nella prima e media età imperiale (secc. I-III d.C.). Le famiglie benestanti potevano permettersi un luogo di sepoltura a carattere monumentale, come nel caso dei mausolei. Più comuni erano le stele di pietra, gli altari e i recinti funerari, disposti di solito ai lati delle strade per dar loro maggiore visibilità; potevano essere posti vincoli sull’area per consentire il libero accesso alla tomba per le pratiche di culto. I monumenti sepolcrali in pietra provenienti da Pollentia sono esposti al piano terra di Palazzo Traversa.
Nel salone del secondo piano è presentata una selezione dei corredi delle sepolture, prevalentemente a incinerazione con qualche caso di inumazione, mentre i frammenti di cornici e di una colonna tortile provengono dall’apparato decorativo dei monumenti funerari.
A parte sono esposti, suddivisi per tipologie, oggetti provenienti da vecchi ritrovamenti che esemplificano vari aspetti della vita quotidiana. I contenitori per alimenti comprendono anfore utilizzate per il trasporto (vino, olio, la salsa di pesce garum), vasellame da mensa in vetro, bronzo e ceramica ("terra sigillata" per i piatti e "ceramica a pareti sottili" per coppe e bicchieri), olle (pentole), ollette e brocche in ceramica comune per conservare i cibi in cucina e nella dispensa. In terracotta sono anche le lucerne di varia epoca e tipologia.
Tra i vetri troviamo, oltre ai balsamari, una coppa con il marchio del vetraio siriano Ennione, una coppa in vetro blu, un bicchiere; pedine da gioco e grani di collana sono in pasta vitrea.
Elementi di arredo, borchie, chiavi, campanelli, un sigillo a forma di piede con calzare e inoltre spille, anelli, bracciali, strumenti per la cura del corpo e specchi sono fusi in bronzo.

STELE DEL MERKATOR VINARIUS


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