LA “DAMA DI POLLENZO”

L’importante rinvenimento è avvenuto nella necropoli a carattere monumentale di piazza Vittorio Emanuele II a Pollenzo, nel corso degli scavi del 2002, quando è venuto alla luce accanto ai basamenti dei monumenti funerari (II sec. d.C.) un gruppo di sepolture a inumazione. Ultima in ordine cronologico fra queste (metà sec. V d.C.), ha suscitato molto interesse per l’unicità in questo territorio la tomba di una donna poco più che trentenne, seppellita adorna dei suoi gioielli, che ne attestano l’origine germanico-orientale e la posizione sociale elevata. Forse apparteneva alla famiglia di un ufficiale dell’esercito di stanza nella città, costituito all’epoca in gran parte da barbari.
La ricca parure di gioielli comprendeva una coppia di grandi fibule a staffa in lamina d’argento che fissavano il mantello all’abito all’altezza delle spalle, orecchini in oro a cerchietto con piccolo poliedro pieno, sferette d’oro forse pendenti degli orecchini oppure resti di una collanina, una piccola fibula in argento al centro del petto, un grano in pasta vitrea, che probabilmente insieme ad altri elementi in materiale deperibile componeva una collana. Due fusaiole di ceramica (dischetti infilati nel fuso per la filatura) completano il corredo funerario.