Sono stati raggruppati in questa sezione svariati nuclei di oggetti, testimonianza di vicende e figure della storia e delle tradizioni locali o di aspetti del collezionismo, frutto dell’intervento di Euclide Milano e di acquisizioni successive. Ne citiamo alcuni, tra quelli esposti a rotazione nelle sale.
Buona parte della raccolta di armi, insieme ai residuati bellici, era destinata dal fondatore del museo all'ornamento della sala dedicata ai Caduti in guerra. Le armi bianche comprendono lame lunghe e corte del XIX e XX sec. (sciabole, pugnali, baionette) e mazze ferrate; le armi da fuoco, ad avancarica o retrocarica, includono fucili quasi esclusivamente militari e alcune pistole (secc. XVIII-XIX).
Documenta un momento della storia del Risorgimento una serie di manifesti emanati dal Governo del Regno di Sardegna nel 1821.
La raccolta di fotografie composta dal Milano ci fornisce un archivio di immagini di Bra e dei dintorni.
La collezione di antiche unità di misura (di capacità, di peso ecc.) testimonia il passaggio dai metodi di misurazione antichi all’introduzione del sistema metrico decimale.
Il Fondo della Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso di Bra, pervenuto al Comune dopo il suo scioglimento, è costituito da un archivio di documenti cartacei e da materiali vari, tra cui bandiere, ritratti dipinti e fotografici, diplomi.
Don Giuseppe Tornatore, sacerdote di origini locali ma che operò a Varese, lasciò per disposizione testamentaria al Museo (1955) le sue variegate collezioni, tra cui troviamo oggettistica religiosa e non, quadri, cimeli e fotografie civili e militari, armi, militaria, monete, medaglie dello Stato Pontificio, matrici xilografiche e reperti archeologici.
Negli stessi anni (1954-55) furono acquisiti alcuni materiali di interesse antropologico: una pelle di giaguaro, armi (arco e frecce) e strumenti degli indios amazzonici.