COLLEZIONI ARTISTICHE DEL ’600 E ’700

Nel salone del piano nobile sono esposte opere databili tra l’inizio del secolo XVII e la fine del XVIII, per lo più raccolte da Euclide Milano nella sezione dedicata a Bra al tempo dell’inaugurazione del Museo nel 1919.   
I dipinti del ’600 comprendono:
- due pale d’altare ascrivibili al caravaggismo piemontese che fa capo al pittore saviglianese Giovanni Antonio Molineri (Savigliano/CN, 1577 - 1631): una grande tela con la Madonna in gloria col Bambino e santi e una pala centinata con la Vergine Assunta (recentemente ritenuta Madonna degli Angeli) tra i santi Sebastiano, Rocco, Francesco, Chiara, Secondo e Antonino
- due tele caravaggesche, San Girolamo e la Maddalena penitente, copie antiche di due dipinti di Valentin de Boulogne (Coulommiers en Bric, 1591 - Roma, 1632) databili al terzo decennio del secolo XVII
- cinque ritratti di nobildonne a mezza figura, di ambito sabaudo in abiti tipici della seconda metà del secolo XVI e del secolo XVII
- un dipinto raffigurante la Fiera dinnanzi al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra, attribuito a Pieter Bolckman.
I dipinti del ’700 comprendono:
- i ritratti a mezzobusto di Vittorio Amedeo III (1729-1785) e Carlo Emanuele IV di Savoia (1751-1819)
- cinque stemmi di membri della settecentesca Accademia degli Innominati di Bra
- San Giovanni Evangelista di Pietro Paolo Operti (Bra/CN, 1704-1793), con gli attributi peculiari (l’aquila e il calamaio) insieme a quelli dell’apostolo (il calice con il serpente e la palma).
- La cacciata di Agar e Ismaele, olio su tela di autore sconosciuto, tratto dalla stampa dell’incisore piemontese Carlo Antonio Porporati (1741-1816) che riproduce l’omonimo quadro di Philip van Dyck (1683-1753) conservato al Louvre.